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Sto ricordando Giovanni e me pianze el cuor.
Entro nella Società Duri i Banchi nel triennio di presidenza (2005-2007) del Duro Giovanni Rohr e conservo gelosamente la tessera da lui firmata.
Questa mattina, martedì, letto il messaggio lanciato al gruppo WhatsApp dal presidente Rigano ho provato un senso di incredulità, dolore, e rimpianto per non aver potuto salutare Giovanni.
Ci eravamo sentiti in occasione del previsto incontro dei “musetti” organizzato quest’anno da Bruno Cuogo e Giulio Fabbris vicino alla Croserona, dovevamo andare assieme con la mia macchina ma mi ha chiamato scusandosi perché continuava a non stare bene dando la colpa all’influenza che non se ne voleva andare….
Il mercoledì successivo in “strada nova” mi sento chiamare e vedo Giovanni accompagnato dalla moglie Daniela che mi fa un cenno di saluto. Subito chiedo, contento di vederlo in strada, se tutti i suoi piccoli malanni erano ormai risolti ma stranamente con un cenno della mano accompagnato da una smorfia sottolinea che ancora non tutto era risolto. Lì per lì non ci ho fatto caso, ero di corsa e di fatto rassicurato nel vederlo per strada sottobraccio a Daniela.
Questa mattina la dolorosa ed inaspettata notizia ci ha lasciati tutti attoniti. I soci hanno espresso con continui messaggi e per tutta la giornata il loro dolore.
Arrivederci Giovanni, saremo tutti attorno a te giovedì mattina nella Chiesta dei Santi Apostoli per un ultimo affettuoso saluto e un abbraccio a Daniela ed a tutta la tua bella famiglia.
Duri i Banchi, Renato Bonaso